Stretti, al centro del piazzale. La luna contorna i nostri corpi di una linea di luce. Tu in nero, io in rosso. Inscindibili. Ci muoviamo piano, come l’ombra di una pianta appena mossa dal vento. Soli. Insieme. Danziamo lentamente, al suono di una musica che non c’è. […]
Mi condusse in quella stanza illuminata solo da candele profumate. Mi spogliò lentamente prima di adagiarmi sul letto. Rimasi immobile. Tremante di desiderio. Con un dito mi sfiorò le labbra. Poi dolcemente mi baciò. Io lo strinsi a me. Il suo respiro sul mio collo si fece sospiro. In un attimo fu sopra di me. […]
L’uomo era stato portato dal pronto soccorso al reparto di psichiatria. Non aveva documenti e poteva avere circa sessant’anni. Piuttosto corpulento , viso solcato da rughe, capelli e barba che non conoscevano forbici ne’ rasoio da tempo… Vagava nella notte, gridando parole sconnesse , come fosse inseguito da demoni che non lo lasciavano in pace. […]
Vi ringrazio, sorelle mie. Sono nato dopo di voi e avete giocato a far le mamme (e spesso, mica tanto giocato: a volte dovevate prendervi cura di me sul serio!). Siete nate femmine ed io maschio. Un bel po’ di anni fa, in una Sicilia più tradizionale che oggi. Questo significa che vi siete addossate […]
Solo con lei vedeva l’alba fondersi col tramonto. E i colori, vestiti a festa, cantavano la gioia dell’amore. La notte era ricca, illuminata dalla luce della vita. E il giorno li vedeva accoccolati come le stelle al loro cielo. Ora la vita corre lenta. Il giorno senza luna, La notte senza luce. Il deserto nella […]
La balera di periferia in quell’Emilia rossa del Lambrusco e della politica, era squallida. Poche coppie stanche. L’ora era tarda e la musica languiva. Era stata una lunga serata. Tutto era compiuto. Sguardi, ammiccamenti, intrallazzi, amori nati, nascosti, finiti, tradimenti e riconciliazioni. Ad un tratto una matrona vestita di rosso, tutta la sera a sedere […]
Lavorava al motel sull’autostrada, dove coppie furtive e imbarazzate si concedevano il tempo effimero degli amanti. Nelle camere vuote lei spiava fra i letti disfatti, le impronte calde dei corpi: cercava profumo d’amore, ma aspirava solo l’odore acre del tradimento. Nessun solvente avrebbe potuto cancellarlo. […]
L’aveva portato il vento, quel profumo di ginestra misto a lavanda. Il nonno lo portava da Parigi, lo avevano creato solo per lui. Era l’odore di un’infanzia fatata, accanto al mio mago delle favole, che mi aveva insegnato a volare in un’altra dimensione. Voleva ricordarmi di sognare ancora. […]
Un ticchettio costante, debole ma persistente, la snervava. Non si chiedeva se fosse nel suo cervello o in quella lurida, umida stanza. Sola, di un’inutile vecchia bellezza,troppo sfruttata, venduta e svenduta senza ritegno. Adoperata senza soste. Pagava gli errori commessi. Senza lacrime, come sempre, senza trucco, come mai. Ancora stranamente bello il suo corpo trascurato, […]
Pulcinella fece un inchino, mi sorrise poi allungò la mano: ” Chiur l’uocch, Mari’. Sient e nun teme’ “. Strinsi la sua mano e mi lasciai guidare. A Napoli, nelle strade strette di vicoli e scale ferite, sembrava già notte, sembrava la morte. Ma dalle finestre qualcuno cantava, qualcun’altro bestemmiava, poi taceva e pregava. E […]
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