Ora che sei un’immagine di copertina
senza il sorriso ignaro del dolore
sul volto rimasto impresso nella sabbia
e gli occhi chiusi per sempre
pietosa canta la risacca
culla e sudario senza lacrime.
Sarà ancora una riva a cui bagnarsi
in giorni di svago e corpi al sole
il lembo di terra per sempre consacrato
ai tuoi pochi anni e alla nostra vergogna?
Siamo tutti trascinati al fondo
sbattuti da quel sorso d’aria mancato
e ancora vivi noi per sollevare la testa
nello sguardo di tuo padre
oppure siamo già annegati
nell’abitudine dello strazio altrui?
Passerà in rassegna il tuo volto
il volto di tuo fratello
fratelli accanto a fratelli ancora
volti silenziosi per il nostro silenzio.
Non basta un minuto.
E vorrebbero essere braccia
presa forte che non ti perde
piccoli passi lasciati nell’impronta
e impronta più grande a seguire
le mie parole sottratte al pudore
di non sapere se non dire
e altro non sapere fare per te.
Ma ti prometto che oggi
e domani e domani ancora
proteggerò il tuo sorriso
in ogni volto di bambino e sarò terra
per ogni suo passo all’approdo.
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