Definisco l’orizzonte tra il cielo e il mare
Camminando scalzo
Con le mani congiunte
A mala pena m’accorgo della differenza nei due piedi
Che ora bagnati
Od ora leggeri
In equilibrio fermano il tempo
L’equilibrio in una follia
Nel mescolar i sogni e la realtà
Se per davvero ne esistesse la differenza
Come per il male ed il bene
Ed invece è proprio il fuoco che ti fa conoscere il gelo
Come l’assenza per l’essenza
Il mare è come te,
mi mette a nudo.
Lo guardo muto
seduto in riva,
tra castelli di paure,
mentre arriva a piedi scalzi
per baciare quella sabbia.
E lì ti bacerei.
Gli affido ogni segreto,
inutile resistere;
sono capelli lunghi
quelle onde scure
che si prendono la terra.
E lì ti prenderei.
Il mare e’ come te,
mi manca anche vicino.
Come l’odore del tuo corpo
ed il tuo sguardo quella notte.
Tu ci sei nata dentro il mare.
Il mare è come te:
mi frega sempre,
perchè lo sa che io lo adoro.
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