Ho mani grandi
e goffe
Vivono di spicciole carezze
e non so
se avranno mai la forza
d’una preghiera
O se, godranno un giorno
della potestà concessagli da Dio
per arrivarti al cuore
Le mie mani sono ruvide e sgraziate
e possono lasciare segni
Spero di non graffiarti il cuore
se ti accarezzo
Parlo e nascondo
In ogni parola
l’ombra di pensieri mai detti
Per ogni gesto, altri mille
muoiono al Sole
Sento gridare
un amante dona insulti all’amata
che lo ricambia con graffi e pugni
Anche qui, regna il non detto
e il non fatto
È così
che volendo spiegare si cela
volendo amare, si odia.
E saranno
sguardi
intensamente sfuggenti
e saranno gesti
spontanei e inusuali.
Saranno
attenzioni incerte
e improvvise
curiosità da colmare.
E sarà anche
l’imbarazzo
delle parole sempre improprie
di una verità
cui soltanto Lei,
bocca contro bocca,
potrà dare
una voce eloquente e vera.
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