Se fossi greca oggi
avrei un canto sulle labbra
festa nei passi e nel segno
traccia decisa della mano.
Se fossi greca oggi
avrei una bandiera al vento
e in fondo al cuore
pronta anche alla sconfitta
libera dalla resa.
Se fossi greca avrei già vinto
senza altro desiderio di premio
se non il mio no sostenuto
e condiviso.
Invece cresce il mio sdegno
stretto ancora in giorni di protesta
contro muri di bandiere
negate al vento.
È ferma l’aria.
Sarà più calda del previsto
la piazza
in un sussulto disperato.
Canta ancora un no ostinato
sulle labbra e nel cuore
anche senza festa.
E una promessa di vento.
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