La mente
-stuzzica le mie curiosità;
La pelle
-fammi rabbrividire per la dolcezza delle tue carezze;
I sensi
-fammi percepire…
Profumi di eternità
Suoni di armoniose polifonie
Visioni di sublime immensità…
Il cuore…
-guarisci la paura di amare…
L’anima… e falla vibrare in cieli e terra nuovi
Ed io rinnovata ti avvolgerò
offrendoti tutto l’amore che ho.
Era un tipo d’annata, come il migliore dei vini, sepolto in cantina per scelta, non per dimenticanza.
Aveva saputo usare il tempo a suo piacimento e il tempo aveva assecondate le sue fantasie con rara sensualità.
Aveva saputo e sapeva amare ma non poteva chiedere al tempo di ritornare.
Ora poteva e doveva donare il vino che il suo cuore sapeva versare e rimare.
Sepolto in cantina aveva saputo filtrare la sua memoria e, ebbro, avrebbe brindato alla luna.
L’Amore muta
vive nelle stagioni
ed ha stagioni dentro sé
L’llusione d’eterno
tarpa, ferisce,
è mortale pretesa
Complicate geometrie
a volte l’avviluppano
ne soffocano la natura
Nel cuore dell’amare
allora
s’annida egoismo
e paure, insicurezze
perenni infanzie
E il desiderato amore
spesso non risolve
Ché ciascuno è piegato,
inconsapevole,
a guardare le sue
Rare le creature
che la vita forgia
capaci d’accudire
e curare ferite
reciprocamente
L’amore ha stagioni
e fiorisce
nel terreno condiviso
Con umiltà concima.
Spesso mi celo
Allo sguardo del mondo
Perché non veda
La mia anima fragile
Ed il sasso
Che lancio rabbioso
Ad increspare
Il placido mare
Che non si sappia
Che tu sei quel sasso
Ed ogni volta
Io quel mare
Mi fa male la vita!
Incapace di gustarne l’essenza
restio al mondo
resto in attesa
Incessante
Amara
Nefasta
Per chi non ha orecchio
per la gioia della pietra
il tempo ha senso
solo in quanto tramite
Triste questa vita a tappe
La festa
la comunione
un nuovo appuntamento
l’ascensione
Punti cospicui
che annullano lo sfondo
La vita
sta in mezzo.
Aquila diventai
Signore indiscusso dei cieli
Dall’alto re dominante della terra
Padrone assoluto del mondo
Librando ali al tuo pensiero
Adesso volo nel ricordo
Cado sempre più veloce
Dove il nulla mi aspetta
Vincitore
C’era una dolce donna,
che sposando la nipote
mi diventò nonna.
Di vecchie origini, donna Pia
ma che aveva da venderne
di simpatia.
Seduta comodamente,
si annoiava a stare,
cercava toujours
qualcosa da fare.
Si mise un giorno ad
aiutar la figlia,
che di panni da piegare
ne aveva un parapiglia.
Maglie, slip e vecchi mutandoni,
la parte davanti quella
con i bottoni.
Poi tra la mani ,
un perizoma mega,
scoppiò in una fragorosa
risata domandando :
” Miiii Grà, e chisto come si piega ? “
2° classificato
Non so scrivere di rima
Ma tu sei molto invitante
E da sempre stimolante.
Vogliam scrivere d’amore
Mentre vola un aquilone?
Vogliam scrivere di mare
Con addosso sapor di sale?
O del buio e di tristezza
E bisogno di carezza?
Di qualunque cosa sia
Solo amore e amicizia dia.
3° classificato
Aspetto col cuore
l’estate e l’amore
aspetto te che
devi tornare.
Finalmente!
Mi hai fatto penare.
Ti bacio. Sei stanco?
Siedimi accanto.
Hai fame?
Affetto formaggio
e salame.
Cucino verdure
per il mio amore.
Orsù è ora
di desinare
ma tu invece
ti sei messo
a russare!
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