Si mise a tagliare meticolosamente tutti i fili che la legavano a noi, sembrava indifferente, un’atonia d’emozioni, aveva già sentito il senso dell’abbandono come un richiamo primordiale.
Noi persi nella velocità della vita, eravamo incapaci di leggere i segni di quei tagli di forbici invisibili.
Solo lo sguardo azzurro fatto di rughe tradiva la pietà,
e se ne andò dalla vita, guardandoci, lasciando in sospeso quell’ultimo bacio d’amore.
Si confondono le essenze
si mescola la voglia
impazza il desiderio
si slega la vergogna
si uniscono due corpi
si sfiorano due menti
sono attimi sfuggenti
l’incontro di due cuori
in una dimensione astrale
che il mondo chiama amore.
Occhi perduti
Sulle ali dei ricordi
Rughe e linee sulle fronti nude
Acqua di vite passate sulle iridi.
Sorrisi come bambini inconsapevoli.
Eccoli i vecchi.
Nei giardini di apparenza
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