A Foggia, in attesa del pullman che mi riporta in Sicilia, mi accorgo che la batteria del cell è quasi scarica. Eh no cazzo! Devo aspettare almeno 2 ore, come faccio senza cellulare? Senza Messenger? Senza Fb?
Entro in stazione, alla ricerca disperata di una presa di corrente, non la trovo.
Mi dirigo verso i cessi per fare pipì e pago 70 centesimi per entrare (70 centesimi per una pipì??); allorché mi accorgo che accanto al tavolino del custode c’è una bella e succosa presa di corrente che mi dice – Vieni, vieni, carica qui! –
Allora faccio una proposta indecente al custode – Ascolti, le dispiace se carico il mio cellulare nella sua presa di corrente? E il custode – Certo, ma solo se resti qua con me – – Eccerto che sto con te, mica lo lascio il mio cell! – Rispondo io.
Per ringraziarlo gli do un euro per un caffè, lui accetta volentieri.
Insomma, una pisciatina mi è costata un euro e settanta centesimi!
Mi siedo accanto a lui, ritrovandomi custode di cessi, sebbene solo per mezz’ora.
La gente entrava e si lamentava con me di dover pagare. Con me!?
Un tizio mi dice tutto incazzato – 70 centesimi per fare pipì? Ma io la faccio fuori! – E io – e la faccia fuori, che mi frega! –
Lui fa per uscire, ma si ferma e continua – E chi l’ha stabilito stò prezzo? Siete dei ladri! – E io, deciso – O la fa qui e paga oppure la va a fare dietro un albero! – Il tizio se ne va brontolando.
Poi arriva una signora e mi chiede il prezzo, io rispondo prontamente – 70 centesimi! – A quel punto il custode mi guarda e mi fa – Scusi, ma lei non doveva caricarsi il cellulare? Stia al suo posto! – – Oh mi scusi – l’ho fatto per ingannare il tempo e mi sono compenetrato nella parte – E lui – ecco, non si compenetri, si scompenetri ! –
La donna lo guardava con insistenza, lui ricambiava gli sguardi lusingato.
Era elegantissima: abito di seta e grande cappello neri, occhi scuri e labbra rosso fuoco.
L’uomo presto le si le avvicinò, con in mano due coppe di champagne e le disse: “Vorrei brindare alla tua bellezza”; lei sorridendo prese il bicchiere e rispose sfacciatamente – Grazie, anche tu mi piaci, ti voglio –
– Usciamo – disse lui e intanto pensava: che colpo! Stanotte mi faccio la dark lady!
La donna indossò la mantella, quindi si recarono in un motel lì vicino, dove presero una camera.
Ella si avvicinò subito al grande letto e gli disse – Mi vuoi?- – Sì, sì, certo che ti voglio! – fu la sua risposta.
– Allora vieni da me –
Lui le si avvicinò ansante, lei premette le labbra rosse sulle sue e lo avvolse nella frusciante mantella di seta.
L’uomo si lasciò travolgere estasiato.
Quando aprirono la camera, il mattino dopo, lo trovarono disteso sul letto, completamente vestito, solo un leggero sorriso aleggiava sul suo volto.
Non sempre la Nera Signora miete con la falce!
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