Sono la scala in salita
stretta tra muri compagni
di case affacciate.
Arranca il passo e manca il fiato
in uguale sequenza
accolgo lo sforzo e la sosta.
Ombra che si allunga
e spiraglio di luce più avanti
spingo incito sostengo
e torno in discesa
frenata senza fretta
nella paura del salto.
Sono la scala la salita
la meta e il suo ritorno.
Sono il silenzio necessario
e la parola sovrabbondante
che lo esalta.
Sono la pietra nel gradino
la sua terra verde
di parietaria in festa
e acqua di tetto che scorre
a riparo dal cielo.
Sono uscio paziente
aperto battito consolante
e attesa presenza
sono.
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