Era novembre
e c’era scirocco,
30 gradi
e voglia
di foreste incantate.
Sorridevo
oramai
gli alberi abbracciavano,
radici stringevano.
Io,
sognavo.
La notte è come una lucciola impazzita
lacrima quando lacrima il cielo
sogna quando sogna il bambino
ama quando ama la stella
muore quando arriva il giorno
ma la notte
è una lucciola
illumina i sogni
ti culla nel sonno
vive di pensatori…
Teca racchiudi ciò che respirai all’aria aperta
Definire l’universo
L’immenso proposto
Stretto essiccato stropicciato
Colori sapori gioie sorrisi scherzi baci indecenze occhi amore auto mani capelli campana corda segni schiena
Una fettina tagliata e riproposta nel mio archivio
Dove spazio deve trovare
Tra la sorgente delle lacrime
E la fine del mondo
Debordo
Stravaso
Non riesco più a trattenere questo respiro che vuole asciugare ma che non sa come fare..
Grido nel mio interno dove nessuno mi sente
Farò danni al mio corpo proprio dal di dentro.
Maledetta
Maledetto me stesso che non ho più spazio sufficiente
Di pece l’universo colora il mare
quando il sole allontana i suoi raggi
per abbracciare altro.
Liquidi i tuoi occhi
si specchiano nelle acque scure
e resti in attesa con le mani in tasca
mentre io mi rovisto dentro
e guardo altrove
Ti guardo
Tu non mi vedi
Dietro la finestra
Nel buio
Anelo i tuoi occhi
Io, come molti
Vorrei essere poco
Vorrei essere una
Ti guardo
Tu mi vedi
È estate
La finestra è aperta
È luce
E i sogni, reali.
Lui e’ pierrot
sotto la maschera
lo immagino
seduto
su una falce di Luna
sospesa
in un cielo di china
intento
a sospirare i suoi sogni
Nata il 22 – 01 -1971 in piccolo paese della riviera ligure, attualmente disoccupata,senza nessun titolo professionale e scolastico di rilievo ma tanto desiderio di apprendere e scoprire. Fin da bambina mi rifugio nella scrittura, nel disegno e nella lettura per sfuggire un intima solitudine insita nella mia natura riservata e malinconica. Non amo definirmi una scrittrice anche se scorro bene fra le righe dove ancora mi rifugio e mi rivelo ma piuttosto un eterna autodidatta. Per cui posso.solo invitarvi a scoprire, fra le lacrime, il mio sorriso segreto a suon di musica, naturalmente un altra delle mie passioni.
Puniro’ la tua bramosia
con un bacio, uno svelto.
Non te ne accorgerai nemmeno.
Sarà ricordo
senza essere vissuto.
Non ti ho trovata
T’ ho riconosciuta
Per me
Ci sei già stata
Ed io per te
Figlia fosti Una volta
Un’altra
Madre Amica Poi
Ora amante
Ogni volta
Le anime Nostre
All’esistenza
Richiamate
Si cercano
Nel ritrovarsi
Più non anelano
All’Essere Tornare
Da sposa a femmina
cambiasti l’odore
ed il ragionamento
divenne istinto.
In un istante.
Le sue,
forme concrete,
bisognose di maschio,
nel punto esatto
dove accavallavano le gambe.
Chissà se fuori piove
Stasera come allora
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