Puniro’ la tua bramosia
con un bacio, uno svelto.
Non te ne accorgerai nemmeno.
Sarà ricordo
senza essere vissuto.
Non ti ho trovata
T’ ho riconosciuta
Per me
Ci sei già stata
Ed io per te
Figlia fosti Una volta
Un’altra
Madre Amica Poi
Ora amante
Ogni volta
Le anime Nostre
All’esistenza
Richiamate
Si cercano
Nel ritrovarsi
Più non anelano
All’Essere Tornare
Da sposa a femmina
cambiasti l’odore
ed il ragionamento
divenne istinto.
In un istante.
Le sue,
forme concrete,
bisognose di maschio,
nel punto esatto
dove accavallavano le gambe.
Chissà se fuori piove
Stasera come allora
L’ ululo del vento che passa tra gli infissi sconnessi
Il rumore degli zoccoli nell’aggirarsi per la gelida stanza
avvolta nella coperta
Lo strascinare della seggiola impagliata sul pavimento di pietra
Il riattizzare del fuoco rimasto sotto la cenere nel caminetto
Il profumo di pino del ciocco di legno
La danza delle ombre alla tenue luce della prima fiamma
Il borbottio della vecchia pentola affumicata
La carezza di quella mano che scompigliava i capelli
Il profumo dei seni
La morbidezza delle anche e il calore dell’inguine
Il sorriso
La luce della fiamma riflessa nei suoi occhi
Ricordi di piccole cose che furono
ricordo di lei.
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