I profumi del niente
Assolvono
le nostre paure,
barche di carta
alla deriva.
Incespicano
nella tribologia quotidiana.
Fummo quello che
non sognavamo,
fuggendo
meandri pericolosi ed irti.
Abbiamo ancora mani
da stringere ed occhi
da asciugare.
Profumi di nulla,
come acqua che scorre.
Gonne da alzare controvento
e stupidi bisbigli da sussurrare.
Voi, che parlate ancora al cuore,
accarezzate le gambe del domani.
Sarò incolore e indolore,
lascerò scie come barche di carta.
Un bacio
Un singolo bacio
E trovarmi a guardare il cielo
Con archi disegnati dagli occhi
Aveva ragione
Sotto tutta questa pioggia
Non era il migliore
Lamento infinito di corde tese e accordate
Lungo quella strada dove aveva riconosciuto le stagioni
Sguardo determinato
Dentro le distanze
A spiegarti quanto fosse irresistibile
Lui che volare non sapeva
lasciò la sua sciabola per terra..
Un singolo bacio
Un senso
Un singolo senso
Un uomo che odia
Un bambino che piange
Ne aveva abbastanza..
L’uomo nero
Con tutti i torti
Lo giudicavano
Un singolo uomo
Stesso scenario apparente
si mostra all’attenzione
che si riempie di rosso cielo
confondendo alba e tramonto.
Nei ricordi sbiaditi
riecheggiano i suoni
di una terra calpestata
che tra le mani diventa vita.
Si mescolano i sapori
di vino e olio
che sapienti mani di nonni
ci donavano sorridenti.
Negli occhi la fatica
di giorni senza orologio
che al comando del sole
trovavano il loro naturale scorrere.
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