Sempre all’esistere
si prostra l’anima,
sui rami l’odorosa zagara,
nell’aria tutto un olezzo
e la luna d’argento
ad accendere i fiori
d’un candore superbo.
Un odore accecante…
mi dolgono gli occhi.
Sono Stefania, ho 28 anni e sono di Messina, ho molteplici interessi ed abbastanza capacità per poterli ipoteticamente perseguire (quasi) tutti e questo mi porta a non riuscire a scegliere, a non mettere nulla sul piedistallo dell’elezione, anche perché mi stanco anche facilmente delle attività ripetitive che da piacere cominciano a trasformarsi in dovere; sarà per questo che la mia prima esperienza universitaria (nel settore della storia dell’arte) si è dimostrata fallimentare – ne ho appena intrapresa un’altra (giornalismo), e “io speriamo che me la cavo”.
È sempre difficile parlare di sé, si rischia di passare dalla falsa modestia all’eccesso di autovalutazione, leggasi come arroganza o poco senso dell’oggettività, di me posso dire, che ho una predisposizione naturale al “bello”, idea di bellezza intesa quale armonia che è cosa diversa dalla perfezione, e questo si declina nei più svariati settori, dal come abbinare le scarpe alla borsa, alla scelta di un quadro, all’effetto fonosimbolico di un verso in cui l’uso di un termine rispetto ad un altro può determinare una differenza abissale. Sì, tra le altre cose credo di avere un rapporto privilegiato con la parola, sin da piccola ho dato prova di questa attitudine, ho un rapporto intenso con l’uso dei termini, e quindi sono alla costante ricerca della parola appropriata, di quella che si avvicini quanto più possibile al pensiero che l’ha generata, nell’intento di restituire in maniera “fedele” tutte le sfumature, talvolta, tendo alla logorrea, per fortuna poi sono abbastanza pigra e per dei periodi mi esprimo a “risparmio energetico”, può dare conferma di questa cosa il Signor Vacchina(che non sono certa si chiami così) che mi ha invitata su questo gruppo, e che mi ha spesso “rimproverato” una certa prolissità, una eccessiva concettosità, infatti pensavo che l’invito a “Sintetizziamoci” potesse essere quasi punitivo .
Giusto per non andare troppo oltre, ché sennò divento eccessiva, mi piacciono oltre che le cose “belle”, le cose antiche – a tal proposito faccio parte di una compagnia rinascimentale con la quale sfilo in qualità di dama nei cortei storici-
Amo molto l’arte, ma credo che laurea a parte, si potesse intuire, amo il cinema, gli animali e la poesia, che è il motivo per il quale mi trovo iscritta a questo gruppo, naturalmente, questa non è che una sintesi, non è che un pescare quasi a caso tra le mie passioni, era giusto per dare uno schizzo, spero non troppo noioso.
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