Rido di chi afferma di soffrire per amore.
Assaporo la mancanza…
Pianto: acqua di un fiume dorato, impreziosisce il mio viso,
sapore salato del mare che ho dentro, della nostra immensità.
Sento le tue radici che, con innaturale dolcezza,
si ramificano nel mio corpo,
accarezzando ogni parte di me.
Nessuna paura.
Tutta la luce del mondo nei nostri occhi.
Le parole tutte, non bastano,
ne abbiamo inventate di nuove, per dirci cio´che insieme, noi siamo.
Non ha forma il nostro amore, nessun limite a costringerlo.
E ridiamo delle distanze, io e te, come del tempo,
che nulla possono.
Fili invisibili ci legano.
Provateci a spezzarli, voi che cantate l´amore senza conoscerlo, sara´solletico per noi.
Pioggia per lavarci, i nostri respiri ad asciugarci.
Odori mescolati a formare un unico profumo, il nostro.
Nulla potrà fermarci, l’infinito ci attende ,
la paura del domani svanisce.
Tutto al posto giusto, é questa la perfezione dell´amore,
che rende bella ogni cosa.
E quando vorremo dare spazio al tempo,
un giorno, vicini o lontani,
l’uno nell’altra, continueremo,
abbandonando i nostri corpi,
inutili involucri del nostro essere.
Questo amore.
Non si può dire…
di pioggia
di sole
Costruzione di silenzi
e rumore
Come una storia tra amici
con dentro l’amore
O forse è amore
con dentro una storia
non so
però
ci sto.
Sono in compagnia dei miei pensieri,
la notte si affaccia e
i volti si affollano.
Il passato ritorna
mi scuote prepotente
appena cala il buio,
poi con la luce si dissolve
e la pace mi pervade.
Un senso di piacere mi ricopre il cuore
nell’affrontare
il giorno di sole.
La donna del fiume
Eterea,
come nube
si inabissò.
Perle a cingerle i fianchi.
Branchie
per respirare.
Toccò il fondo
perle
a lambirle l’anima.
Fiorentino dall’animo un po’ folle, amo la vita anche se non sempre ci vado d’accordo.
In ogni angolo della mia stanza, in ogni suo cassetto, persino nelle tasche dei miei vestiti, ci sono tracce del mio bisogno di scrivere.
Nei miei cinquant’anni ho scritto di tutto, ma in fondo non ho scritto niente. Niente che possa essere raccolto, o magari rilegato. Solo emozioni, errori, sorrisi, dolori, buttati lì, accanto ad un bicchiere vuoto, in delle pagine mezze bianche come i capelli sulle mie orecchie.
Non ho mai scritto per compiacere. Ne ho solo bisogno perchè in quei momenti la mia anima e la mia penna fanno l’amore; si sfiorano e si stringono, una dentro l’altra, avvolte come amanti che si nutrono della loro follia. Ed il loro piacere entra dentro di me, come a dare un senso anche ai dolori più profondi o a far cantare gli attimi di gioia rendendoli più intensi.
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