Batti e ribatti senza riposu
Lu me cori
Chiuru l’occhi e lu sentu ccu mmia
Iornu, notti e ppi tutta la vita
Abballu, arriru e mi disperu
Non m’abbannuna
Batti e ribatti senza riposu
Non si scanta di nudda fatica
L’unicu pinseri ciù runa l’amuri
C’arriva, e su mancia
Senza aspittari
Picchì, di la pazienza non n’avi cchi fari
E quannu non avi cchiù chi manciari
lu lassa accussì
Senza rumuri
Stu povuru cori.
Povero cuore
Batte e ribatte senza riposo
Il mio cuore
Chiudo gli occhi e lo sento
Giorno, notte e per tutta la vita
Ballo, rido e mi dispero
Non mi abbandona
Batte e ribatte senza riposo
Non lo spaventa nessuna fatica
L’unico cruccio è dato dall’amore
Che arriva, e lo divora
Senza aspettare
Perché, della pazienza non ha che farsene
E quando non ha più che mangiare
Lo lascia così
Senza rumore
Questo povero cuore.
Nato 52 anni fa a Catania, terra di fuoco, non so ancora dove morirò, se in mare o in cielo; anima ribelle fin da sempre trovo nella scrittura un motivo di riflessione. Saper usare le parole senza capirne la profondità serve solo ad allietare l’anima ma non a discuterla. Descriversi è sempre complicato quando solo tu riesci a vederti come sei fatto davvero. Spesso mi nascondo dietro un sorriso per rifuggire i pensieri più turbolenti. Non mi occupo di quello che gli altri pensano di me ma di poter dormire la notte in sintonia con la mia coscienza. Vivo dell’essere perché avendo avuto, ne ho compreso l’effimero e credo che essere se stessi sia sempre il primo passo perché gli altri si accorgano che esisti.
Fa male sentirsi isolato e innocente
un gesto con la mano dietro il vetro dell’indifferenza
del chi sa e non dice
di chi chiama invidia e brucia dannato
allontanarsi nel silenzio del dolore
di ciò che non è stato
un treno bardato che passa veloce
senza fermarsi alla mia stazione
un respiro profondo e la consapevolezza del sè
del voler vivere a tutti i costi
del riprendersi i propri valori
d’esser pronto a donarli
a chi sa ancora leggermi dentro.
Nasco nel ’71, in un Agosto di quelli che solo la mia terra sa dare.
Ho fatto molte cose, tante altre vorrò ancora farne.
Solare, socievole e siciliana, “vedo la luce” (con orgoglio) ai piedi dell’Etna. Animata da forti passioni, guardo al futuro dal passato. Il presente, mi serve a leggere, ballare e cucinare, le mie grandi passioni.
P.S. Piante e fiori mi stanno simpatiche, ma io non lo sono a loro.
Il giardinaggio non fa per me.
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