Di essermi ucciso tante volte,
ma adesso no, non è il tempo.
Mani giunte implorano amore,
silenzi emanano sentenze.
Sono in attesa .
Confesso di non dire verità,
morirò nel mio vero, sorridendo al tuo,
nell’ ultimo giorno della nostra vita.
Quando sarà.
Portai con me tra i passi, sassi.
Il laccio di una scarpa da sciogliere e cadere.
Misi in tasca il nodo di un ricordo.
La moneta non spesa.
La resa.
Lo scontrino di quel bar.
Il caffè in due.
Colsi tutti i petali che mi dissero no.
Soffiai sulla rabbia, sulla sabbia e chiusi gli occhi.
Andai con solo un’onda dentro. Il mare era per te come quella canzone.
Aspettai che eco suonasse quel nome, ricordi? Tacque per pudore, perché faceva male ancora.
E corsi con quel mio incedere buffo.
E tu che sorridevi.
Solo il sole alle spalle.
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