Stretti in un abbraccio che non lega
E in un silenzio che non frena
L’anima tua fragile che prega
E la mia a lenire la tua pena
Non potremmo esser più vicini
Né coi ricatti né col sesso
Con i nostri spiriti affini
Siam più forti di qualunque amplesso.
Il mio cognome ha origine piemontese. Le mie ascendenze sono sparse in tutta Italia e, andando più a ritroso, in Spagna e Francia. Io, però, sono cagliaritano da tre generazioni e vivo in simbiosi con la mia città, che adoro.
Ho 46 anni all’anagrafe, ma nella mia testa sono ancora fermo ai 16.
Scrivo (e leggo) per necessità: è un bisogno irresistibile che mi garantisce la conservazione di un minimo di sanità mentale.
Oltre alla scrittura e alla lettura, altra mia passione è la meditazione in movimento: filosofeggio passeggiando per la mia città, accompagnandomi con un toscanello da meditazione.
Mi si vede spesso stazionare sulle panchine degli splendidi parchi cittadini, assorto nel mio personalissimo mondo.
Amo l’umanità, ma spesso me ne tengo lontano.
Alle mie spalle lasciavo un cielo nero.
Il sole era un ricordo o solo un’illusione della sua esistenza, al momento coperta da dense nuvole minacciose.
Guardavo lontano , giù verso ovest , dove l’immensa distesa della prateria si lanciava verso l’ignoto. Grovigli di erba secca come palle rotolavano, spinte dal vento che veniva dal nord.
Un brivido di freddo mi sali’ su per la schiena e trasalii quando mi accorsi che non vedevo la mia ombra. Mi sentivo così sola.
Avrei voluto essere un cavallo per correre senza meta fino a stancare il corpo per poi addormentarlo senza pensare; invece i pensieri mi cavalcavano dentro, andando alla ragazza timida e introversa che ero stata e alla donna triste e complicata che ero diventata.
La consapevolezza di non riuscire a vivere senza un uomo accanto e la scelta di un compagno ogni volta sbagliato, mi rendeva insicura e sofferente.
Così adesso intraprendevo il viaggio verso l’unica e sola vita che mi apperteneva, per ricondurla a me.
Chi si addentra
è fulminato,
non si aspetta
tanta bellezza.
Chi sa guardare
è attonito,
non sa spiegare
questa magia.
Ci sono pareti
di speranza,
con la mobilia
di fiducia.
Appesi quadri
di parole,
dal panorama
solo d’amore.
Chi visiterà
lo strano interno,
si innamorerà
del suo stile.
Anche se l’esterno
sembra banale,
la sua anima
illumina in eterno.
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