E mai per me era
scendere leggera,
mai per me era
scendere per respirare.
Era
l’erba incolta
che tracciava il mio sentiero.
Io scendevo,
accontentandomi delle scale.
Colpiscimi
sussurrò lei,
fai di me il tuo essere.
Domami,
lasciati andare…
Lo so che mi vuoi.
Apri la mente
Batti col cuore
E sarò tutta tua.
Amami quanto ti amerò,
non esitare.
Io ti appartengo.
Se non mi liberi adesso,
mi perderai per sempre.
E´effimero l´amore,
presto sarò un lontano ricordo.
Allora colpisci!
Io alzai la mano tremante e colpii;
la pietra si sgretolò
e comincio´ad offrirmi la sua vita.
Piano piano, sotto i colpi
apparve l’essere dei miei sogni,
quello tanto voluto,
era nascosto li
da cento , mille anni.
Ad aspettarmi…
Frappe moi me susurra t elle
Fait de moi ton être
Dompte-moi
Laisse toi aller
Je sais que tu me désir
Ouvre ton esprit
Fait battre ton cœur
Et je serai tienne
Aime moi autant que je t aimerai
N nésite pas
Je t appartiens
Si tu ne me libère pas de suite
Tu me perdras pour toujours
L amour est éphémère
Bientôt je ne serai q un lointain souvenir
Alors frappe !
Je levai la main tremblante e frappai
La pierre se désagrégea
Et commença a former sa vie
Doucement sous les coups
Apparu l être de mes rêves
Tant désiré
Etait caché là
Depuis de siècles
Des millénaires
A m’attendre
“VENGHINO, Madonne e Messeri, VENGHINO!
Benvenuti nel mondo dei sogni e delle illusioni!”
A bocca spalancata il giullare rideva,
all’angolo dell’occhio,
una lacrima nascosta.
Clara Cecchi è nata e vive a Firenze.
Si è laureata in Lettere con una tesi sulla letteratura femminile
che affronta temi e problematiche comuni alle donne.
Ama la lettura e, da sempre, la sua passione è scrivere racconti, favole, recensioni, poesie.
Nel suo racconto che la rappresenta di più scrive:
“Parole sparse ovunque: doveva raccoglierle subito.
D’istinto afferrò un foglio e una penna e
cominciò a raccontare…”
Dondoliamo nel vuoto,
piccolissime,
complesse particelle
spinte avanti dal pensiero,
invisibile e prezioso compagno di viaggio,
nel breve tempo del passaggio terreno.
Siamo bolle di sapone
castelli di sabbia
Non lasceremo traccia
Nell’umana memoria.
Solo una soave scia
un lieve ricordo
Preservati al sicuro
Nelle pieghe del tempo.
Guardandole, ricordava antichi viaggi, avventure lontane e anche molte ore di solitudine.
Era tornata l’ora di partire, i gesti automatici dividevano gli abiti per colore.
Una vecchia abitudine per portare poche cose e abbinarle con eleganza.
Chiudendo la valigia tutto girava, assieme alle idee e all’eccitazione di poter essere di nuovo libera. Il pomeriggio profumava, interrotto da tramonti e fantasie.
“Pronta” si disse e guardò l’orologio, stupita sorrise.
Quando sei felice, è questione di poco: ed è subito sera.
Brigitta nasce 5 anni fa ma non è una bambina,
varia e respira tra i 16 e i 90 anni,
a seconda dell’umore, del clima e dell’innamoramento.
Ha viaggiato molto sin da piccolissima; le molte lingue imparate e la comunicazione, sono il suo pane quotidiano.
Ama moltissimo la vita e le persone che le sono accanto.
È dolce come può essere un leone,
protegge e tira zampate, così non sembra debole.
Io e te
Un bicchiere di vino
e le stelle.
Il profumo del mare.
Tu mi guardi, sorridi.
Io ti sfioro la pelle.
L’atmosfera si scalda e diventa sensuale.
Un altro sorso di vino e
facciamo l’amore.
Corpi intrecciati, anime in simbiosi.
Una leggera brezza ci accarezza…
ed è subito sera.
Ed è subito amore.
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