Lascia tutto il mondo fuori.
Raccontami dei tuoi occhi,
appoggia la tua testa al mio petto.
Accarezzerò il tuo sogno
senza svegliarlo,
accarezzerò i tuoi capelli
fino al mattino.
Spalmò
di rosso ciliegia i capelli
Come labbra da mordere
nella notte
Dichiarando guerra
al cuore spento
Scherziamo e ridiamo, mangiamo la pizza,
all’improvviso, la chiamata.
A sirene spiegate non ridiamo più,
ci concentriamo sugli strumenti.
E’ in arresto…carica..via tutti..SCARICA!…massaggio…via tutti..carica…SCARICA!…adrenalina…bestemmie, sangue sudore, vomito, sangue,ancora, Aspira…massaggia…adrenalina…carica..SCARICA!
Si riprende, è vivo!
Si piange, si ride, ci si abbraccia tutti.
Si rientra a sirene spente cantando a squarciagola.
Ci si ferma,
il sole sta facendo capolino.
E´ l’alba di un nuovo giorno;
la guardiamo pensando che anche quell’uomo la guarderà,
guarderà un’altra alba e rinascerà.
Anche questa notte è passata.
Adoro lo spazio di tempo
che intercorre
tra una risata
e un bacio,
spazio dove
la mia amata solitudine
decide di farsi da parte
e dove l’attesa
lentamente svanisce
e si trasforma in sapore.
Nel continuo diradare nebbie
e compattare sabbia
si dipana la vita.
In equilibrio
tra il cerchio e la botte.
Contrasto
felice,
il buio che verrà.
Oltrepassai le ombre
a cavallo di un sogno
per arrivare a me.
M’inabissai nel fango
di una vita sprecata
per rinascere libero.
L’essenziale luccica
nelle mie profondità:
immensi spazi
da perlustrare
in attesa di una voce…
Silenzi.
Bagliori danzanti nella notte,
carezze leggere sul cuore.
Il tramonto
muoverà il suo Flamenco.
Nacchere i nostri baci.
Del domani
placheranno il lamento.
Dentro ai tuoi occhi
cerco
lampi di speranza.
Volo libera
con ali di cartone.
Mi nutro di questi
pallidi attimi
Sono nata nel ´74 nel Friuli
ma vivo nella città del buon Nero d´Avola.
Tacco 12 fisso, altrimenti non riesco a pareggiare il mio ego.
Entro in punta di piedi nella vita delle persone e mi ci impantano fino ai gomiti. Sarcastica, rompipalle, dolce poco, altrimenti ingrasso e scivolo.
Ho l’aria snob ma la vizio con la purezza dell’imprevedibilità scostumata fashion: per questo faccio la costumista.
La ragione e´ il braccio destro insieme al calcio sinistro,
il cielo la brezza nello stomaco, il mio papà un ninnolo gigante.
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