“Una brutta sbronza” Patrizia Tiralongo
07/04/2015 da vittorialices
Metti che nell’ibrido di un atterraggio
tracanni la mia diffidenza come grappa moscata,
sormonterei per la scapigliata di un’anima pelvica
un’esistenza da nauseabonda perbenista.
Metti che la diffidenza finisca prima della messa in piega
e per i gargarismi occorra attaccarsi al barilotto del terrore,
gorgogliando perturbazioni
metto in pausa l’esofago e dilato la trachea:
“sappi che appartengo ai miei dettagli
esattamente come mi appartengono i tuoi.”
Daccapo istigo la coscienza dentro sorsi nuovi.