Sintobiografia e sintoscritti di Nancy Crisafi
Nasco nel ’71, in un Agosto di quelli che solo la mia terra sa dare.
Ho fatto molte cose, tante altre vorrò ancora farne.
Solare, socievole e siciliana, “vedo la luce” (con orgoglio) ai piedi dell’Etna. Animata da forti passioni, guardo al futuro dal passato. Il presente, mi serve a leggere, ballare e cucinare, le mie grandi passioni.
P.S. Piante e fiori mi stanno simpatiche, ma io non lo sono a loro.
Il giardinaggio non fa per me.
” Le puttane dove hanno il cuore?
Loro lo sanno ma non riescono a vederlo. “
La mia melodia
Nasce nel silenzio
Quello che assordante
non vuoi ascoltare
Veglia sui sogni
Colora gli incubi
La mia melodia
Non ha tempo
Non ha spazio
Non conosce la vita
Non conosce la morte
È lì
Eternamente lei
A Pascal
Povuru coru
Batti e ribatti senza riposu
Lu me cori
Chiuru l’occhi e lu sentu ccu mmia
Iornu, notti e ppi tutta la vita
Abballu, arriru e mi disperu
Non m’abbannuna
Batti e ribatti senza riposu
Non si scanta di nudda fatica
L’unicu pinseri ciù runa l’amuri
C’arriva, e su mancia
Senza aspittari
Picchì, di la pazienza non n’avi cchi fari
E quannu non avi cchiù chi manciari
lu lassa accussì
Senza rumuri
Stu povuru cori.
Povero cuore
Batte e ribatte senza riposo
Il mio cuore
Chiudo gli occhi e lo sento
Giorno, notte e per tutta la vita
Ballo, rido e mi dispero
Non mi abbandona
Batte e ribatte senza riposo
Non lo spaventa nessuna fatica
L’unico cruccio è dato dall’amore
Che arriva, e lo divora
Senza aspettare
Perché, della pazienza non ha che farsene
E quando non ha più che mangiare
Lo lascia così
Senza rumore
Questo povero cuore.
Rinascita
Di foglie che cadono
Dall’albero della vita
Il tempo ingiallisce
L’acqua marcisce
L’inverno è finito
Apre la via alla rinascita
E rigoglioso torna il verde
Ciao
Ricordo come fosse ieri
Quel giorno di luglio
Tu
In piedi austero
Io
Mi lascio intimorire
Distratta dall’apparenza
Non guardo i tuoi occhi
Passa il tempo
E con lui la distrazione
Oggi non ho bisogno di guardare
L’inganno ormai sconfitto
Lascia il posto
Ed io, chiudo gli occhi
E ti vedo
Desiderio
Ti guardo
Tu non mi vedi
Dietro la finestra
Nel buio
Anelo i tuoi occhi
Io, come molti
Vorrei essere poco
Vorrei essere una
Ti guardo
Tu mi vedi
È estate
La finestra è aperta
È luce
E i sogni, reali.
Ti pensu e lu me cori è tristi
Ti penso e il mio cuore è triste
Cu u sapi su mi viri?
Iu non pozzu
Li ricordi
ancora su vivi
Ma tu non ci si chiù
Vuci forti ora senza rumuri
Tuttu nta testa
Tuttu nto cori
Chiuru l’occhi e mi talii
Arriri
E li lacrimi, sanu di meli
Ti penso e il mio cuore è triste
Chissà se mi vedi?
Io non posso
I ricordi
Sono ancora vivi
Ma tu non ci sei più
Voce forte ma senza rumore
Tutto nella testa
Tutto nel cuore
Chiudo gli occhi e mi guardi
Ridi
E le lacrime, hanno il sapore del miele
Delizioso oblio
Eccomi qua
Aspetto con pazienza
Mi è capitato tante volte
Ma io…
Aspetto
I morsi fanno male
Molto male
Lei non fa sconti
Stringe
Senza apparente pietà
Ma la ferita dura poco
Il tempo di una lacrima
E poi?
Dimentico il dolore
Sono pronta
Eccomi qui!
Aspetto
Con il sorriso
Di chi non ricorda.
La solitudine
Ama il silenzio
Non cerca consensi
Non si cura di chi per scelta
La evita con disgusto
Aspetta paziente
Ignora il passar del tempo
Sa per certo
Che arriverà un nuovo compagno
Che come l’altro
L’amerà
Che come l’altro
L’abbandonerà
Perché poi, Il silenzio fa paura
Lui non mente
Lei, paziente
tornerà ad aspettare.