Sintobiografia e sintoscritti di Evelina Cascardo

 

 

 

cascardoNata a Messina da tempo immemore.
Nomade e cittadina del mondo con cuore siculo,
la scrittura è per me un diletto calmante.
Una “scrivettante” allo sbaraglio, amante della vita
e di tutto ciò che di lei
l’ha fatta innamorare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I miei occhi, rivolti al tuo sorriso,
si riempiono di tenera tristezza,
accarezzano baci che fermano il tempo.
Dammi un bacio in solitaria
col sonoro del vento in sottofondo
e col sapore della tua vita
sulle mie labbra…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Occhi

Vagano gli occhi
Come gabbiani
Sulla riva del mare
Al tramonto!
Corre in essi un’antica giovinezza,
Senza epoca e senza fine.
Parlano al cuore,
Nella purezza di un sorriso,
Col sapore
Di una favola antica.
Occhi chiusi accarezzano
Un’anima desolata
Nel forziere della sua bellezza!
Occhi che si fondono
Tra cielo e mare.
Svolazzano silenziosamente ,
Volteggiano i miei occhi,
E con magica segretezza
Dei giorni perduti,
Osservano il rinverdire
Di questa mia
Eterna giovinezza!

 

 

 

 

 

 

Noi fuori da te

Quegli occhi che guardo,
non sono più i tuoi.
I tuoi neuroni hanno deciso di partire
per la terra di altrove
e tu hai voluto seguirli.
Un viaggio mentale senza ritorno ne´ preavviso.
Senza nemmeno un saluto.
La tua testa ha chiuso la porta.
Al tuo posto, una guardiana, la tua brutta copia.
È inutile urlare ” MAMMA RITORNA! “…
Hai chiuso tu quella maledetta porta.
E noi
siamo rimasti chiusi fuori.

 

 

 

 

 

 

 

La porta del mio tempo
cascardo

Shutterstock

 

 

Mi rifugio, solitaria,
nella mia mansarda casalinga.
E’ lì che raccolgo  i pensieri:
belli e brutti
buoni e cattivi.
D´improvviso il sole,
s’inchina alla luna,
da gran gentiluomo
cedendole il posto.

 

 

 

 

 

 

 

Ed è subito sera

La luna, timidamente sorride.
Paonazza d’invidia spunta subito l’alba,
a braccetto del giorno,
chiude la porta in faccia alla luna.
Io scendo ai piani bassi del mondo reale,
chiudo la porta della mansarda
e attendo di nuovo
che torni la sera.

 

 

 

 

 

 

Le mani

Si addormentano baci sulle mani
ad occhi chiusi
nel buio della notte,
col sapore della stanchezza e del sudore.
Allunga le sue mani il cuore
verso il ricordo di te,
che sei lontano.
Nella notte stellata,
vola in alto la mente,
Ché le mani le coprono i pensieri
con una sola lieve carezza.
Sono mani che parlano
e ti raccontano la vita,
realizzano sogni
e disegnano tratti d’amore sui corpi!

 

 

 

 

 

 

 

animewordpress

Dal web

Un’anima per due

Anime virtuali
accomunate da un filo sottile,
osservano lo stesso angolo di cielo.
E´ lì che stanno in perenne attesa d’incontrarsi.
Anelano una notte di troppo,
per poter materializzare i loro corpi.
Quando arriverà il momento,
i loro cuori smetteranno
di vomitare parole d’amore
e daranno spazio all’udito,
per ascoltare
quella bellissima melodia
che li porterà via
con se
per sempre.

 

 

 

 

 

 

 

 

Viaggio

Camminiamo nel parco della vita terrena.
Io, in silenzio, col mio tacco 12.
Tu, rumorosamente, a piedi scalzi.
Io amo questa folle vita,
stronza e maledetta.
TU NO.
Con le tue scarpe più belle
inizi un viaggio senza ritorno,
senza spazio e senza tempo.
Anche scalza, io,
resto Nel parco di questa magica vita.
Vaffanculo all’orco, al lupo cattivo…
Continuo la favola della mia vita a piedi scalzi.
Ci penseranno le anime dei folletti alle scarpe.
Tu, con le tue, aspettami in paradiso.

 

 

 

 

 

 

Meravigliosa la vita

Guardo il luccichìo delle stelle che tremano sulle nostre teste.
Intreccio il suono della mia voce con il silenzio del tuo sguardo;
accarezzo un ricordo senza tempo con la mano del presente.
I miei pensieri accarezzano l’aria leggera della brezza marina.
Assaggio il sapore del silenzio notturno.
La mente scatta un click mentre un bocciolo di rosa si schiude.
Due innamorati mi sorridono in lontananza,
sento che cavalcano l’onda di una fresca giovinezza.
Tra cielo e terra,
uno spettacolo fantastico
intriso di miste emozioni, fatto di pura vita
dove io sono la protagonista principale.
Ascolto i battiti di un cuore felice
per una vita vissuta.
Ditemi se questo è poco
come pretesto per vivere ancora.

 

 

 

 

 

 

 

Ad occhi chiusi
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Me ne sto seduta dietro un angolo,
su uno sgabello traballante della mia folle
fantasia, ad occhi chiusi.
Vola la mia mente
con la sua brusca decisione:
raffreddo per sempre la mia anima
e congelo
ogni singolo sentimento
Il cuore non avrà più nulla,
solo cubetti di ghiaccio
e nessun sole
lo scongelerà mai più.
Intanto me ne sto
qui…
affacciata
sto in silenzio,
ascolto l’odore
acre del vento
che pian piano accarezza
la mia ruvida pelle.

 

 

 

Ricordi

Rimango seduta all’ombra dei miei ricordi,
come una farfalla silenziosa,
osservo la mia vita che trascorre
e d’un tratto rivedo il rinverdire della mia giovinezza.
Guardo il cielo, il mare,
gli uccelli che accarezzano il vento
con il loro volo.
E rivedo te , mamma,
le tue dolci parole
riempiono la mia anima.
Ricordo il tuo abbraccio,
il mio ultimo rifugio
di bimba capricciosa.
L’allegria dei tuoi occhi
mi riporta in un passato
ormai lontano,
quando la vita era ancora
una favola eterna!

 

 

 

 

 

 

A Pascal

E’ che proprio io questa melodia non la volevo davvero scrivere
e non so davvero se sia giusto farlo.
Mi evoca troppi ricordi, troppo dolore.
Ma Per Pascal e per tutti coloro
che hanno deciso che questa vita non era più fatta per loro,
decido di scrivere e lanciare il mio messaggio.
La vita è una sola,
non sappiamo cosa ci riserva
ma qualsiasi cosa sia,
viviamola sempre ,
non gettiamo la spugna.
Aggrappiamoci al sorriso
di chi ce lo regala.
A Pascal, ad Ale e
a tutti coloro che hanno scritto
The end…