Sintobiografia e sintoscritti di Erasmo D’Angelo
Nato a Castellaneta il 9 gennaio 1987, scrivo da qualche anno.
Amo leggere un po’ di tutto ed ho già pubblicato qualcosa
in alcune collane di poeti emergenti.
I tuoi baci fioriscono sulla mia pelle.
Tu mi guardi in silenzio
ed io muoio e rinasco
ed è già primavera.
Baciami
Un turbinio di emozioni mi porta lontano…
Cascate di colori scintillano nei tuoi occhi innamorati,
ciliege maturano sulle tue labbra,
dolci armonie riempiono la stanza.
I tuoi baci fioriscono sulla mia pelle.
Tu mi guardi in silenzio
ed io muoio e rinasco
ed è già primavera.
Baciami ancora sposa bambina,
quest’attimo eterno ci salverà.
La mia anima
È il ritrovo
di infinite sfumature.
Non dipingermi
con un solo colore.
Sono molto,
molto di più.
Assenza
La tua assenza mi tormenta il cuore
come il ruggito eterno di una conchiglia.
Il mare è lontano, le sue onde non la baciano più.
In esilio tra i resti di una spiaggia deserta
a consumare il tempo.
Eppure sei qui
Custodita nel mio guscio assetato.
Eppure sei qui.
Eco continua di un amore che poteva essere e non è stato.
Oh i ricordi! Maledetta invenzione che riportano i tuoi occhi davanti a me!
Una pioggia sottile. Quasi un sospiro.
E il mio cuore è un lago di malinconia.
E resto in questo silenzio di sguardi
ad aspettare la tempesta
per far ritorno a casa.
Nero
Ci sono stanze mute
che urlano il silenzio
di bambole scucite
perché gli adulti ingannano.
Nero questo vuoto
che ingoia ogni colore
e sporca queste labbra
di lacrime e paura
Vortice d’oro
Una pioggia di colori risveglia la mia anima,
sfumature di estate ricamano la pelle
ricucendo le ferite del lungo inverno.
Gli occhi restano chiusi ancora un po’,
per paura che l’incanto svanisca.
Le tue mani disegnano nuovi mondi sulla mia pelle
mentre tremo e rinasco con il sole nel cuore.
Sei la bella stagione dopo il lungo letargo,
l’esplosione di luce dentro un arcobaleno.
Che la danza abbia inizio,
dolce vortice d’oro!
Senza titolo
La mia anima e´
il ritrovo
di pensieri colorati
che nessuno
può afferrare!
Dall’anima all’anima
Oltrepassai le ombre
a cavallo di un sogno
per arrivare a me.
M’inabissai nel fango
di una vita sprecata
per rinascere libero.
L’essenziale luccica
nelle mie profondità:
immensi spazi
da perlustrare
in attesa di una voce…
Silenzi.
Bagliori danzanti nella notte,
carezze leggere sul cuore.
Il mare dentro
Immobile restò
rapito a pensare.
Perché la memoria
è un’onda del mare,
che lenta trascina
conchiglie di vita
posandole sopra giovani dita.
Deserto
Poco da vedere e tutto da rischiare…
Terra ostile, arida piana
che accoglie chi è in cerca del proprio Nirvana.
Sabbie di fuoco e rocce ossidate,
un sole immortale su spalle piegate.
Poco da vedere per chi non vuol cambiare…
Terra assetata e ombre fuggiasche,
durezza crescente riempie le tasche.
Dune increspate un maestro geniale
modella col soffio in paesaggio sensuale.
Molto da vedere e un vuoto da colmare…
Il vento soddisfa i propri appetiti
sputando granelli in viaggi infiniti.
Qui nasce la storia del grande abbandono.
Qui nasce il silenzio che diventa perdono.
Molto da vedere e un sogno da rischiare…
Fermo immagine
Eccidio di vento
fogliame impazzito
negativi della memoria.
Scivola il tempo
dentro una lacrima.
Scivolo dentro
l’assenza di te.
La mia ombra
La mia ombra
non riuscì più
a starmi dietro…
Quando i piedi
cominciarono
a volare.
E milioni di farfalle
mi sorrisero.
Domani
Non sono riusciti a prosciugare le mie lacrime,
ad addomesticare la mia rabbia,
a stingere i miei acquerelli.
Ho il mare dentro.
Tempesta di onde in subbuglio,
uragani di follia a devastare la noia,
vortici di luce a impregnarmi di vita.
Brividi…
Sciami di pensieri alati.
E questo mare che urla
la libertà di un addio
per un domani migliore.
Attimi
Attimi bianchi…
Attimi neri…
Un rincorrersi di contraddizioni
in questo valzer senza inizio e senza fine.
Due abissi: uno di luce, l’altro di morte
e non sai mai da che parte cadrai
quando il vento soffierà forte.
Luce tra la polvere
Per troppo tempo spettatore distratto
di questo cerchio di voci inascoltate.
Ombre e malinconia hanno coperto la scena.
La polvere ha fatto prigionieri anche i sogni.
Ma uno spiraglio di luce
cuce il filo interiore
di un nuovo domani.