“Sepolto in cantina” Paolo Veronesi
04/07/2015 da vittorialices
Era un tipo d’annata, come il migliore dei vini, sepolto in cantina per scelta, non per dimenticanza.
Aveva saputo usare il tempo a suo piacimento e il tempo aveva assecondate le sue fantasie con rara sensualità.
Aveva saputo e sapeva amare ma non poteva chiedere al tempo di ritornare.
Ora poteva e doveva donare il vino che il suo cuore sapeva versare e rimare.
Sepolto in cantina aveva saputo filtrare la sua memoria e, ebbro, avrebbe brindato alla luna.