“Pensieri indecenti” Lucia Amorosi
13/11/2015 da vittorialices
Con calma,
gambe accavallate, polso fermo
la mano compiva il tragitto dalla bocca
(dove la lingua umettava l’indice laccato)
alla rivista, dove quel dito piegandosi sfogliava,
sfogliava, cercava.
I denti mordicchiavano labbra rosse.
Le ciglia pesanti accompagnavano lo sguardo acuto
che coglieva ogni immagine, la catalogava
e la consegnava al cervello.
Con calma,
le pose di quei corpi,
quelle membra muscolose, quelle carni nude
provocavano nella donna dei lampi di luce
che, uno ad uno,
dalle sinapsi arrivavano alla pelle,
sotto la pelle, sotto la gonna.