“Paolo e Francesca” Paolo Amato
Come al solito facevo ritorno a casa e come ogni sera lei era appoggiata alla sua “Opel Fuego” in attesa dei suoi clienti.
Francesca era una prostituta molto carina, la guardo sorrido e le dico: “Francè, hai freddo?” Lei mi sorride e toccandosi la guancia mi risponde: “Paolè vieni a stamparmi un bacio proprio qui”…mi avvicino le poggio le labbra sulla guancia e lei improvvisamente infila una mano sotto il mio braccio:
“Portami in giro”
La guardo: “ andiamo a piedi?”
“si”…
Fu una sensazione strana camminare, così, nella città immensa, senza avere la più pallida idea di dove stessimo andando, del nostro avvenire più immediato.
Ricordo di aver visto la nostra immagine in una vetrina. Forse, a causa della stanchezza, lei stava inclinata verso di me e pensai che somigliavamo a quegli innamorati che facevano apparire intollerabili le nostre solitudini.