Una goccia di pioggia si posò su un vetro. Era freddo e liscio, non dava appigli. Sperò di potersi fermare un momento a fissare cosa c‘era oltre. Oltre quel vetro vide due occhi ed una mano che la salutavano. Poi un dito seguì il suo viaggio, la sua scia, e la accompagnò per non farla […]
Lui mi sedeva accanto, pranzava, cenava e dormiva con me. Dal giorno della morte di mia madre, seguiva ogni mio passo. Era forte, quasi quanto la mamma, ed io ne avevo lo stesso rispetto anche se, il suo aspetto repellente e i modi di fare, mi provocavano disgusto. Guardava le bambine, lo schifoso, risucchiandosi la […]
Rubava bolle di sapone, per entrare nei colori del mondo. Rubare lo sguardo alla luna, non è poi una cosa da nulla, non sai mai con quale faccia ti guarda. […]
Scarno il viso, chino su un libro di poesie. Un bicchiere rosso davanti e a fianco un cappello che piano prende forma. L’ umile attesa suonando campanelli davanti a un cancello… e donando giacca per pulire inchiostro. Occhi come olive si specchiano da una finestra Cercano parole dove barche dividono il mare dal cielo. […]
Non odio nulla amo tutto … tutto il bello e chi lo genera. Musica ( ho lavorato in radio ) fotografia ( ho un piccolo diploma ) suono male la chitarra, ma mi piace accompagnarmi quando canto. Sto cercando di scrivere ( abbiate pazienza ) . Ah…sono un ragazzo fortunato. […]
E vago in silenzio. Edera abbarbicata su muri abbandonati. Solo il sibilare del vento nella muta campagna. La luna fugge dietro lunghi rami spinosi. Il nero assoluto tinge la mia notte. […]
Quante rughe sopra lo specchio quando il vento increspa il lago. Dal vuoto, foglie come turbine, salgono dall’inferno a cacciare il paradiso. Sopra il serpente di cemento, noi, pulviscoli anatomici, cacciati e spinti, fuggiamo tra l’ira del bosco che ulula e piange. Singhiozzi di foglie ferite cadono, su di noi e sull’asfalto. […]
Scrivimi dal prossimo amore che avrai. Senza alcun impegno. Ti risponderò dal mio, raccontandoti di ciò che ancora ci unisce. […]
Giocavamo tra le case di quel paese sul mare, bianche di calce, di un bagliore che solo l’ombra dei vicoli alleviava; correvamo per le strade di ghiaia e sui lastricati di pietra bianca, cavata tra i pascoli lì intorno, coperti, durante la transumanza, dal mare bianco delle pecore abruzzesi; la luce si moltiplicava e rimbalzava […]
Tappeto di carne umana disteso sull’acqua dove il sale penetra nelle piaghe straziate delle nostre anime rinnovando dolori. Attende cupo il mare come mostro altri olocausti. […]
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