Sei vento di maestrale Che sferza i miei pensieri Sei come un fortunale Che incendia desideri Preghiera sei pagana E sale su ferita Sei santa e sei puttana E sfuggi tra le dita Non posso avere pace Non temo più la morte E se il tuo cuore tace Io griderò più forte […]
Baci affamati nascosti, rubati in un attimo, bocche e mani che si cercano nel buio della stanza. Respiri affannati, trattenuti, sussurrati. Due corpi, all’unisono ondeggiano, al ritmo del respiro. […]
Sono appeso ad un filo di ragnatela Maestria del tuo amico che gira per casa Ti guardo ” Quanto sei bella ” Lucida la tua pelle di marmo Gambe aperte alla notte dell’estate Schiena da farci cavalcare gli angeli Abbracci il tuo cuscino per sentirmi più vicino Pulso altrove , diversamente dal solito Magari adesso […]
I tre buffoni Tre è un trio tre è una triade tre è la trinità tre lati ha il triangolo tre alberi il veliero tre è il numero perfetto tre sono i porcellini tre sono qui, quo e qua tre i bassotti della banda ma se a capo sono […]
Vincitore Renata Olivetto La tela del ragno Era un’ alba caldissima. Una formichina già lavorava per portare al sicuro le provviste per l’inverno. Quasi vicino al suo formicaio appeso ad un filo di seta un grosso ragno nero dondolava da una foglia all’altra disegnando divertentissime traiettorie. Lei lo guardava stupita […]
Ora che sei un’immagine di copertina senza il sorriso ignaro del dolore sul volto rimasto impresso nella sabbia e gli occhi chiusi per sempre pietosa canta la risacca culla e sudario senza lacrime. Sarà ancora una riva a cui bagnarsi in giorni di svago e corpi al sole il lembo di terra per sempre consacrato […]
Con calma, gambe accavallate, polso fermo la mano compiva il tragitto dalla bocca (dove la lingua umettava l’indice laccato) alla rivista, dove quel dito piegandosi sfogliava, sfogliava, cercava. I denti mordicchiavano labbra rosse. Le ciglia pesanti accompagnavano lo sguardo acuto che coglieva ogni immagine, la catalogava e la consegnava al cervello. Con calma, le pose […]
Raccoglierò i pensieri come castagne, via le spine. usciranno lucenti e invitanti, frutto di questo autunno che avanza. Con le lunghe foglie farò corone e ornamenti, come quando ero bambina. Nell’aria un buon odore di caldarroste. Per sconfiggere così la lieve malinconia delle brume d’ottobre… […]
Quando entrai lo vidi subito, stava seduto al solito tavolo, la vecchia giacca di fustagno e un cappello nero da buttero calato sugli occhi. Sul tavolo un bicchiere di vino, un tozzo di pane e due fette di pancetta. Feci un segno con la testa e lui assentì, sedetti. Fece un cenno e Gianna mi […]
Soffiava da un po’ un ponentino leggero, fresco e invadente, scarmigliava i capelli, carezzava le gote rubava sorrisi, raccontava bugie a chi lo ascoltava, cantava promesse, gioie… e illusioni d’amore. […]
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