“Le sue mani, i suoi occhi” Fiorella Corti
29/12/2014 da vittorialices
Il battito automatico, il respiro affannato,
la corsa senza traguardo,
costante ostinata di speranza
consunta e ormai abbandonata.
Piango.
Un vento inaspettato asciuga lacrime preziose e rare,
le getta nel mare, le aggiunge al suo sale.
Presto l’onda si gonfia immodesta,
biancheggia, diventa tempesta.
Mi scuote, mi colma con la propria potenza.
Respiro.
Stringo forte le mie mani, chiudo piano i miei occhi.
Trattengo le sue mani calde, accolgo sotto le ciglia i suoi occhi.
Finalmente vedo, ci riesco di nuovo,
travolta da un abbraccio, trafitta da un sorriso.
Vivo.
In questa ora che non è tempo, ma squarcio d’infinito,
ascolto la dolce confusione del mio palpitare.
Odo nitidamente, sento profondamente,
intensamente amo.
Sono.