“Killer? Sicuramente qualcuno l’ho fatto fuori anch’io” Elena Grimaldi
Cosi’ stasera ho impugnato le forbici,
quelle grandi, perchè le cose vanno fatte bene
e se devi sforbiciare un cuore devi farlo senza pietà.
Musica in cuffia a mille, ché tanto…null’altro devi capire.
E via di corsa, ché il tempo viene rubato e la gente muore lo stesso.
Niente luna,
niente stelle africane,
stasera si corre fino a perdere il fiato.
E nulla basta,
nulla riempie.
E ruggisco nervosa,
ché leccare stavolta non serve a nulla.
E la bestia s’incazza e ne fa fuori degli altri, a decine direi,
passati per caso,
troppo leggeri
per tenere il passo;
quindi via via via! Ché stiano lontani quei sogni,
ché se solo ci penso mi vien mal di stomaco.
Spengo la musica
ripongo le forbici, i sogni da nulla vanno ammazzati,
quelli troppo pesanti s’affossano da soli,
quelli sospesi aspettano solo il coraggio di una mano tesa.
Ho fatto una strage
ma qualcosa è rimasto
un po’ sa di buono
questo sogno bastardo,
che come il mio cuore
rimane a mezz’ aria.