“Immoto” Fiorella Corti
19/04/2015 da vittorialices
Osservo oltre il muro,
sono al sicuro, anche da me stesso,
in una sorta di chiaroscuro
lo sguardo volge sovente al cipresso.
Nascondo remoti silenzi nel vuoto di false parole,
parlo senza sentire, sento senza ascoltare,
immerso nella visione di mai palesare
il proprio prezioso e viziato valore.
Avverto un solitario me ribelle,
affamato, graffiante, eppure esitante,
vorrebbe respirare aria pura, sfiorare altra pelle.
Paura che offuschi la vista, la confondi, sei vizio,
stremi le membra, oscuri il sole, ti alzi col vento.
Dopo di te, immoto e cruento, è solo silenzio.