“Freddo” Maria La Bianca
03/01/2015 da vittorialices
È arrivato, era atteso.
Annunciato
in giorni increduli di sole
arroccati al suo calore
sbeffeggiato
e lo stesso assaporato
nel viso proteso
il bucato steso
braccia scoperte di ragazzi
ai tavolini sul marciapiedi.
È arrivato
zuppo di pioggia battente
nel collo raccolto dei cappotti
stretto con le mani sul petto
e il passo veloce delle gambe
sferzate dal vento.
Sceso da lassù dicono
indicando col dito
un lontanissimo nord
improbabile da capire
qui dove il cielo si apre
piú in fretta del freddo
che ora è arrivato.