Sintobiografia e sintoscritti di Irene Minuti
Sono nata nel 1961. Vivo in piccolo paese montano in provincia di Roma. Nel 1830 Samuel Morse, storico statunitense inventore del telegrafo, visitandolo lo descrive così “C’è qualcosa di stranamente maestoso nella calma di un posto come questo. Vi regna per lo più il silenzio perfetto”. Forse proprio questo silenzio, il mio stato d’animo che soffre un po’ la solitudine, cerca di tirar fuori da me piccole cose e scriverle.
Non viaggiate a senso unico,
svoltando si può trovare una nuova strada.
Rovente sole
Come artiglio affilato
si alterna all’ombra amica che disseta la calura
Questa vita
Fragile ragnatela
tessuta negli anni
speranze e sogni perduti.
Basta un nulla per rompersi.
Il fiore si innalzava a cornice perfetta,
non arriverà mai in cima alla vetta.
Arriverà il freddo a rovinar l’incanto.
Terremoto
Trema la terra,
inerme sussulta l’uomo
con lo sguardo smarrito
sul frantume.
Eccola, è tornata
Eccola è tornata.
Passeranno le ore
stanche.
Non avevo bisogno di malinconia
sole ti attendo
torna a farmi compagnia
Non siamo uccelli ma…
In quei pesanti momenti della vita
indosseremo ali.
Ci solleveremo da terra ,
sarà dura.
Proviamo comunque a collaudare il volo
La vecchia fortezza
Ruderi antichi che non raccontano più.
Il muro innalzato nasconde la storia.
Primo novembre
La corsa è cominciata.
Ingorghi stradali
d’assalto presi i fiorai.
Incolto tutto tra pochi giorni
vasi e vasetti pure loro giacciono.
Ora solare
Il buio ci raggiungerà prima,
l’autunno si riprende ciò che la primavera gli ha rubato.