“Ad inizio primavera” Sergio Cavaliere
07/04/2015 da vittorialices
Mi sei entrata dentro, e non vai più via.
Maledico il giorno che mi hai rapito, ma senza, la mia vita sarebbe stata come un cielo senza stelle.
Io t’odio e t’amo.
Vorrei morire, morire, morire, ma lo fanno già tutti.
Mi sdraio su di un prato. Bevo cinque rum, senza voglia.
Poi rotolo sul prato, metto un braccio davanti all’altro, e poi alternativamente l’altro passa sotto, e così via.
Pazzo di dolore fuggo via e corro, corro.
Chiudo gli occhi.
Trattengo il respiro.
La mia vita scorre in un attimo.
Vivo di dolore e mi nutro d’amore.
Che sono un equivoco.
Sembra che non sia successo nulla, ma tutto accade nei prati fioriti- ad inizio primavera.