Sintobiografia e sintoscritti di Pino Lombardi

giuseppelombardiMi chiamo Giuseppe, nessun diploma, adolescenza e gioventù vissute per strada e con dissolutezza, da cui ho ereditato esperienze e cagionevole salute. Ho visitato tutti i continenti e incontrato numerose culture e persone, la più importante a venti tre anni, Francesca mia moglie e dividendo con lei ogni istante, abbiamo costruito insieme una famiglia con due figli e un lavoro nell’ ambito del mare, che è nelle mie origini e di cui ne ho le caratteristiche.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sfiorami il cuore con le tue parole
lascia che legga la tua mano
e la protegga
così io possa ricordar di te
il profumo dei tuoi dolori
e la gioia degli ardori.

 

 

 

 

 

 

 

 

Marc Sommer

Morir di te

Penelope inversa
che la passione tieni
tra i denti stretti
pur’anche fosse
l’ultimo gemito
del cuore
che mi resta
lo donerei
come
un folle porge
i suoi pensieri all’oblio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Profumo di pelle

Nel buio della stanza
la schiena lucida
rifletteva
una luna complice
nel fissare
quell’ultimo sguardo
nel libro
dei ricordi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Bocca di rosa

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Distesa oltre una landa fiorita
la scogliera si consumava
lasciandosi accarezzare dal mare
offrendosi ai vortici dei suoi flutti
preservava dal sale
la rugiada dei fiori.

 

 

 

 

 

 

 

Break point

Sull’onda anomala
insita nelle maree
del lento divenire
mi ergo
per non morire
cavalco d’impeto
verso la riva.

 

 

 

 

 

 

 

I miei versi tristi

Ogni colpo inferto
un po’ lacera
e come terra smossa
scuote desideri assopiti
che mescolati
annidano nuove primavere
bagnate di lacrime
calde di nuovi sorrisi
attendono
chi vorrà deporvi
per una nuova messa
e un nuovo gelo.

 

 

 

 

 

 

 

La forza di un bacio10426071_851595604932943_3951525619330310575_n

Come una spina punge, colui che coglie d’impeto una rosa, così un fulmine di gelida lama, mi penetrò d’improvviso il cuore, quando attratto, provai a baciarti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ti osservo mentre dormi

Fiore di campo
che affondi nei miei pensieri
le tue preziose radici
Fiato dei miei assoli
ti concedi inerme
come la luna alla terra
plasmandomi del tuo amore
nulla esigendo
come un raro e variopinto essere
nella folta foresta
ti celi sale nell’acqua
scorrendomi in vena
mi nutri divorandomi
in un pasto nudo
a cui sottrarmi non vorrei
e mai potrei
nel tempo irripetibile
che soffia vibrando
i tuoi petali,
ascolto la nostra canzone.