“Farfalle” Mauro Berti
Ci si tuffa dentro, ci si impantana, si affoga, talvolta, nei mari scomodi e inusuali e turbolenti, fatti di matematica e di fisica, o di qualcosa che noi chiamiamo Scienza.
Ci si arrampica su per ripide creste e costoni, che non sai dove vanno poi a toccare il cielo … o se si inabissano al fondo del mare e neppure sai il perché tu lo stia facendo.
Dà una strana ebbrezza, lo sfiorare i confini del sapere e viaggiare sul limite di quello che non sai, se frutto nostro o di qualcosa che ci sta sopra, dentro e di cui siamo solo una infinitesima parte.
Riacquisti la giusta misura della tua pochezza, quando ti confronti con qualcosa che spesso ti fa dire “Basta, ..mi arrendo…non ce la posso fare…”
Ma poi mica ti arrendi: no ti ci infili dentro, a fondo e provi e riprovi, anche se sai di essere inadeguato, incapace, piccolo bambino che gioca con cose più grandi di lui … e che non hai più il tempo per ricominciare strade o giochi.
E’ bello ubriacarsi di queste farfalle che ti vanno ad ingombrare la mente e gli occhi e ti fa sentire vivo, come ti fanno vivo le farfalle nel cuore che noi chiamiamo amore.
E chissà, forse un giorno, anche noi, piccoli bruchi, diverremo colorate e leggere farfalle a volare chissà dove…