“Magari un giorno” Marina Lorena Costanza
La porta si chiuse e Chiara rimase seduta di fronte alla finestra aperta
guardando nel vuoto.
Il sole dipingeva sul suo viso mobili chiaroscuri provocati dall’ondeggiare della tenda e lei se ne stava lì, assorta, distratta da quei pensieri che le rotolavano nella testa.
Non lo avrebbe più visto, né avrebbe più potuto amarlo o guardare nei suoi occhi neri, nè toccare i suoi capelli troppo corti da pettinare o disegnare con le dita il profilo del suo corpo nudo.
Se ne era andato per sempre lasciandole poche parole: “magari un giorno”.
E invece erano stati troppi gli anni di lontananza.
Il tempo aveva scavato una voragine incolmabile che separava le loro vite.
Così, lei, sposata ad un altro uomo, era tornata ai suoi impegni di sempre e
lui aveva costruito per lei un muro, scegliendo di avere un figlio da un’altra.