Sintobiografia Andrea Improta
Fiorentino dall’animo un po’ folle, amo la vita anche se non sempre ci vado d’accordo.
In ogni angolo della mia stanza, in ogni suo cassetto, persino nelle tasche dei miei vestiti, ci sono tracce del mio bisogno di scrivere.
Nei miei cinquant’anni ho scritto di tutto, ma in fondo non ho scritto niente. Niente che possa essere raccolto, o magari rilegato. Solo emozioni, errori, sorrisi, dolori, buttati lì, accanto ad un bicchiere vuoto, in delle pagine mezze bianche come i capelli sulle mie orecchie.
Non ho mai scritto per compiacere. Ne ho solo bisogno perchè in quei momenti la mia anima e la mia penna fanno l’amore; si sfiorano e si stringono, una dentro l’altra, avvolte come amanti che si nutrono della loro follia. Ed il loro piacere entra dentro di me, come a dare un senso anche ai dolori più profondi o a far cantare gli attimi di gioia rendendoli più intensi.