“Scene da un interno siciliano” Salvatore Viscuso
Vi ringrazio, sorelle mie.
Sono nato dopo di voi e avete giocato a far le mamme
(e spesso, mica tanto giocato: a volte
dovevate prendervi cura di me sul serio!).
Siete nate femmine ed io maschio.
Un bel po’ di anni fa, in una Sicilia più tradizionale che oggi.
Questo significa che vi siete addossate cose che toccavano anche a me.
Vi occupavate della casa, della cura di tutti noi.
E, oltre a mamma e a papà, c’erano anche altri due fratelli,
ahimè, maschi.
Avete distolto da me l’attenzione di papà,
concentrato com’era sulla sua gelosia per voi.
In quanto maschio, ho goduto di tutte le libertà che
a voi, non erano permesse:
uscivo quando volevo e potevo stare in casa a non far niente.
Voi, incombenze, lavori e doveri.
Per me, solo la mia stolidità di maschio.
… Tranquille: la prossima volta che nasceremo,
la situazione sarà invertita:
io, femmina, voi, maschi.
… Tanto ci sarà il matriarcato, lo so!