Sintobiografia e sintoscritti di Andrea De Marchi

 


Nasco in una uggiosa giornata del 96, tra la foschia autunnale e le foglie trasportate dal vento. Da sempre amante della poesia. Quando la luna sale, l’anima si imprime sul foglio, plasmandosi in sincere parole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

” … Più la paura si avvicina alla luce, più l’ombra intinge le pareti del nostro pensiero.
Non c’è alternativa più comoda di premere l’interruttore… “

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo sono io

Sono l’anima dispersa da una terra
mai emersa e ripudiata nell’oblio;
una luce mai apparsa.
Trovo l’interesse all’interno di me stesso,
perso dalla colpa
di essere diverso.
Sono un’orchestra di pensieri
che schiarisce i cieli,
illuminando vaghi sentieri.
Per far sì che altri non si perdano
tra un ieri, dei meri domani
e probabili presenti.
Esente dalla vita resta
solamente l’altruismo,
una forma narcisistica dell’autolesionismo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Senza titolo

Weleasy.it

Weleasy.it

 

 

Il vento è instabile,
l’equilibrio lo è ancora di più,
ma in confronto al mio umore, non è nulla.
Ed è per questo, che sono una tra le tue
poche foglie restanti prossima a sparire,
come se ciò che accomuna un legame non prevalga
più di quel che lo contrasta.
Ho combattuto tempi aridi, amare tempeste e
freddi incessanti,
al costo di non cedere la mia posizione.
Quanto sono stata egoista, e quanto
credevo di non esserlo.
Ma sai, i tempi cupi svaniranno per far spazio
a qualcosa di più gradevole,
e non ti accorgerai della mia assenza,
quando tutte le altre foglie torneranno
a risaltare la nostalgica chioma.
Ed io, in quel momento, sarò felice.
Ed io, in quel momento, sarò triste.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La storia di Dio

Tre uragani percossero il cielo, trasformando brezze in tempeste, calde folate in freddi maestrali.
Dalla loro immensità non si concepiva la vera grandezza del mondo.
Uno, tra i tre, fu così imponente che circondò ambedue, quanto un velo copra due lumi.
I restanti, da sempre incoscienti della presenza del terzo, continuarono a contendersi il primo posto nella loro scala gerarchica. Era un accozzagliamento continuo, onde soccombevano dinnanzi alle loro spinte, finché gli animi non si prosciugarono, e i venti non divennero altro che dei flebili sussurri.
Il terzo non badò mai le loro contese, anzi. Ne traeva l’immortalità. Così nacque dio.
Se solo quei due uragani si fossero aggregati, se solo si fossero accorti che il terzo acquisì un nome, grazie a loro.

 

 

 

 

 

 

 

 

Daniel Leo Santos

Daniel Leo Santos

Una lacrima vale molto più di mille sorrisi

Fui convinto per molto tempo
nella supremazia di una lacrima sincera
in confronto a qualsiasi sorriso,
finché non vidi lei.
Capii che mille lacrime
non potevano eguagliare
il valore di un suo unico sorriso,
perché in esso
riuscii a scorgere
il segreto della felicità;
mentre nelle lacrime non vidi più nulla,
se non un amaro passato.

 

 

 

 

 

 

 

 

Alzai lo sguardo

Ad occhi socchiusi fissai il cielo;
le nuvole irradiate dal sole,
l’azzurro dei tuoi stessi occhi.
In quel momento capii che,
nel mondo,
qualcosa di buono c’è sempre stato.
Lo capisci?
Qualcosa per cui vale
la pena di vivere.
Ciò che in molti davano per scontato,
in quel momento fu vita, per me.
I tesori non sempre giacciono nelle lande perdute.