Sintobiografia e sintoscritti di Annalisa Chiariello

 

Affollano mente e cuore turbinii di sensazioni urgenti che mi  spingono a comunicare attraverso le parole.
Scrivere rappresenta per me un modo di tirare fuori il mio mondo interiore, mettere in ordine i pensieri, fare chiarezza dentro me e fissare le emozioni.
Riverso su carta il mio sentire, i miei stati d’ animo, i miei sogni. Fuoriescono parole che danno vita a versi, spesso in rima, che rivelano l’idea profonda di me offrendo un modo diverso di interpretare la mia sensibilità spesso accentuata.
È, questo, anche un modo per conoscermi un po’ di più e per comprendere meglio alcuni aspetti della mia personalità costantemente protesa verso il divenire di una crescita interiore. Scrivo, dunque, perché mi fa star bene, mi procura diletto, mi alleggerisce il cuore e mi permette di coltivare quella creatività che sente il bisogno di esprimersi, stimolando quelle idee che affollano il labirinto dei miei pensieri. Scrivere mi fa sentire viva e vibrante . Scrivere è riuscire ad osservare con maggiore consapevolezza. Scrivere è come affacciarmi alla finestra del cuore, dell’ anima, della vita.

 

 

 

 

 

 

” Come un segnalibro
lascio un’impronta alle storie
che della mia vita ne sono la memoria:
fogli ingialliti di parole tra le righe
che in fila sembrano spighe
oscillanti aurighe
aspettano diligenti valorosi cambiamenti… “

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Danza dell’anima

 

 

… E quella musica che sento
mi sospinge controvento
risuona forte dentro l’ aria
sguardo immerso alla memoria
spalanca il cuore finalmente
raggiunge l’anima possente
È una dolce melodia
come lieve compagnia
mi incanta dolcemente
coinvolgendo la mia mente
così leggero s’ alza il cuore
appoggiandosi su un fiore
Le sue note assai intriganti
mi dan forza da giganti
non riesco a stare ferma
muovo passi senza forma
scrollo libere le mani
sguscio fuori dal domani
È orchestra dell’ armonia
che i pensieri scaccia via
gran benessere mi dona
e fantasia che sprigiona
un concerto di sensazioni
che fa vibrare le emozioni
Il suo suono è invincibile
lascia una scia incontenibile
genera gioia particolare
trasmette felicità eccezionale
di viverne senza non riesco , lo ammetto
di giovar della musica e del suo effetto

 

 

 

 

 

 

I segni del tempo

Il tempo inclemente va
deponendo sul viso righe
su cui la storia scrive
risa e dolori della vita

L’ inverno della pelle
gela i lunghi rivoli insorti
tra argini corrugati
risalenti all’ accorata fonte

L’ unica sorgente viva
che non ospita rughe tristi
finché il cuore batte alto
la giovinezza bramosa arde

 

 

 

 

 

 

 

La bocca

Chiudi la bocca
se parli distratto
se accosti parole
ignorante del fatto

Spegni i giudizi
dai toni ciarlieri
se armeggi parolacce
in modo vigliacco

Zittisci il racconto
dal fare prosastico
se la storia incipiente
ha un tono fantastico

Disarma la bocca
quando strumento di lotta
la fendente favella
del verbo si fa bella

Stringa quei termini
che sarcastico carmini
rinchiudi i pensieri
se pessimi forieri

Ammonisci i discorsi
che sventoli fiacchi
come arlecchini pennacchi
smaltati di lacca

Smorza quei toni
che blaterando risuoni
formulazioni incredibili
di aforismi ineluttabili

Rifletti piuttosto
su ciò che ti dico
che ogni parola
ha il suo peso specifico

Provoca danni
e pure malanni
se le parole promesse
riservano inganni

Finanche lo scherzo
lancia i suoi strali
che come saette
mette in moto segnali

Fermo il dolore
stazionario nel torpore
si amareggia il cuore
sfilacciandone l’amore

 

 

 

 

 

 

Occhi negli occhi

Occhi negli occhi
ti guardo sottecchi
soffermandomi a vista
su una semplice svista
fermo lo sguardo
senza più riguardo
osservo il traguardo
senza più baluardo

Occhi negli occhi
sembriamo due marmocchi
trastullarsi tra balocchi
viaggiamo con la fantasia
sollevandoci con leggiadria
giochiamo con lo sguardo
lanciato come un dardo
che insegue il suo leopardo
sognante più di un bardo .

Occhi negli occhi
abbracci le mie paure
sostenute dalle congetture
mi trasporti nella tranquillità
della calma che sopraggiungerà
invitandomi ad abbandonare
il timore di lasciarmi andare
sigillando col sorriso
la felicità del tuo viso.

 

 

 

 

 

 

Preludio d’amore

 

 

Che vuoi che importi di una notte di passione
se l’amore da nutrire è ancora in embrione
meglio sostare abbandonandosi in un abbraccio
che trattenga le nostre sensazioni in un legaccio
in quel trasmettersi calore
dondolando con la stessa cadenza dei battiti del cuore
in una danza di pari intensità
rallegrando il cuore di felicità

 

Che vuoi che importi dell’ amore carnale
se sfiorandoci raggiungiamo l’ estasi mentale
alleggerendo i pensieri rapiti da una carezza
inteneriti da gesti di gentilezza
accompagnati dalla dolcezza di un sorriso
spalancando un sogno condiviso .

 

Che vuoi che importi del desiderio ardente
se con gli occhi ti guardo sognante
esprimendo silenziosi pensieri
parlanti
che danno voce alle vibrazioni
rigeneranti .

 

Bisognerebbe imparare a gustarsi lentamente
assaporandosi la pelle con morsi di velluto
che addentano con i baci i bocconi più squisiti
preludio di un delirio sensuale
che annuncia il godimento
e nell’ incontro istintivo il suo raggiungimento
oscillando al ritmo dello stesso movimento.